Non ce l'ha fatta. Siamo stati tutti (noi amanti dello sci) davanti alla tv con il cuore in gola a sostenerlo, a fargli il tifo, pronti ad esultare all'arrivo al traguardo. Ma la vittoria non è arrivata. La Planai che quattro anni fa lo aveva fatto salire per la prima volta sul podio, stavolta non gli ha regalato una gioia più grande.
Da tempo Manfred Moelgg, 25 anni di San Vigilio di Marebbe, aspettava questo slalom notturno. Più volte aveva detto di considerare Schladming una delle sue tappe preferite e più volte aveva ribadito di essere in forma e di sentirsi sicuro.
Al comando nella prima manche con un vantaggio di 8 centesimi sul padrone di casa Mario Matt, Manni non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio a causa di un grave errore commesso nel secondo intermedio della seconda manche. Malgrado tutto ha comunque dimostrato di valere, di essere tra i più forti della specialità classificandosi al terzo posto a 65 centesimi dal campione del mondo e per un solo centesimo dal leader della specialità Jean Baptiste Grange.
Da considerare anche però che non è da tutti rimanere tranquilli e mantenre la calma come ha fatto lui al cancelletto di partenza, sapendo di essere al comando e di dover disputare una gara davanti a un pubblico di 52.000 persone che sventolavano bandiere bianco rosse.
Ma Manfred, anche se con un pizzico di rabbia dentro, sorride lo stesso. Sa di essere forte, sa di poter competere con gli atleti più temuti della Coppa del Mondo, ma soprattutto sa che la vittoria ben presto sarà sua.
Forza Manni!
venerdì 25 gennaio 2008
lunedì 21 gennaio 2008
Incredibile discesa di Bode Miller
Carissimi lettori del mio blog, anche se siete in pochi anzi in pochissimi ad essere degli appassionati di sci come me, voglio ugualmente proporvi un video sulla discesa libera di Bode Miller a Kitzbuhel. Penso che solo per un campione carismatico come lui valga la pena di seguire questo magnifico sport. Un atleta che con la sua sciata un po' "pazza" fa spettacolo, fa sorridere tutti, sa catturare l'attenzione del pubblico.
Quante infatti le persone incollate alla tv in attesa della sua discesa? E quante le persone che durante l'attesa e pensano e si domandano "Chissà che cosa si inventa stavolta"? Permettetemi di dirlo...è il clown del circo bianco! In senso buono ovviamente.
Io personalmente mi diverto a guardare la sua espressione in viso sin dal cancelletto di partenza. Un viso rilassato, poco concentrato rispetto a quello degli altri atleti in cui si nota grinta, agitazione e fame di vittoria. Ma Bode non è cosi. Il suo sguardo, cinque secondi prima di disputare la gara, ci dice tutto: sembra quasi che stia per scendere con l'idea di fare una passegiata, una discesa tranquilla senza pressioni. Una discesa come tutte le altre. Anzi no, che dico?Non come tutte le altre. Con lui è possibile sciare anche sui teloni, guardare per credere!
Quante infatti le persone incollate alla tv in attesa della sua discesa? E quante le persone che durante l'attesa e pensano e si domandano "Chissà che cosa si inventa stavolta"? Permettetemi di dirlo...è il clown del circo bianco! In senso buono ovviamente.
Io personalmente mi diverto a guardare la sua espressione in viso sin dal cancelletto di partenza. Un viso rilassato, poco concentrato rispetto a quello degli altri atleti in cui si nota grinta, agitazione e fame di vittoria. Ma Bode non è cosi. Il suo sguardo, cinque secondi prima di disputare la gara, ci dice tutto: sembra quasi che stia per scendere con l'idea di fare una passegiata, una discesa tranquilla senza pressioni. Una discesa come tutte le altre. Anzi no, che dico?Non come tutte le altre. Con lui è possibile sciare anche sui teloni, guardare per credere!
venerdì 18 gennaio 2008
Emergenza rifiuti Napoli
Le immagini di questo video amatoriale mostrano in che situazione indecente stanno vivendo in questi giorni gli abitanti di Napoli e dei comuni vicini danneggiando l’immagine dell’Italia in tutto il mondo. L’autore del filmato vuole soprattutto proporre delle iniziative per combattere l’emergenza rifiuti, iniziative che sono ben lungi da quello che si è cercato di fare fino ad ora: bruciare la spazzatura.
Ma di chi è la colpa? In che modo intervenire per risolvere un problema di tale portata?
Ma di chi è la colpa? In che modo intervenire per risolvere un problema di tale portata?
domenica 13 gennaio 2008
Un tetto che parla un'altra lingua
Negli ultimi tempi si sta affermando il fenomeno dell’acquisto di una seconda casa all’estero: 22.400 sono stati, infatti, gli immobili residenziali comprati oltrefrontiera dai nostri connazionali nel corso dell’anno appena conclusosi. Si tratta di un aumento del 18,5% rispetto al 2005 e sulla base di un acquisto medio che è di 180mila euro, è possibile stimare un investimento complessivo di oltre quattro miliardi di euro. Lo studio di Scenari Immobiliari evidenzia come la Spagna sia il caso più interessante degli ultimi anni che, da meta scarsamente considerata negli anni novanta, ha ormai superato la Francia negli acquisti all’estero. Ad aiutare lo sviluppo di questo mercato è senz’altro l’esplosione dei voli low cost che consentono di raggiungere con poca spesa tutte le località spagnole. L’altro Paese che insieme alla Francia sta avendo il boom dell’acquisto di immobili è la Grecia dove gli italiani sono attratti dalle isole, in particolare dalle Cicladi e dal Dodecanneso. Spagna e Grecia rappresentano, dunque, la coppia vincente degli acquisti italiani all’estero che entro un paio d’anni dovrebbero superare il 30%. Ma quali sono i motivi che spingono i nostri connazionali a investire denaro in queste due località? Sicuramente uno di questi è il mare, il basso livello dei prezzi e la facilità dei collegamenti aerei: con lo sviluppo delle compagnie low cost da aeroporti secondari rispetto a Milano e Roma, si creano dei nuovi collegamenti anche dal punto di vista immobiliare che portano alla nascita di un nuovo tipo di acquisto che potremmo definire “aero-dipendente”. Altri due Paesi che sono soggetti a compravendite sono gli Stati Uniti e la Cina. I primi hanno avuto un impulso dal cambio favorevole nei confronti del dollaro che ha portato all’acquisto di bilocali a Manhattan e di villette a Miami. La seconda, invece, ha avuto un forte aumento (secondo i dati elaborati dagli Scenari Immobiliari si calcolano almeno 300 italiani) per motivi di lavoro: la maggior parte dei nostri compatrioti ha acquistato case a Shangai e a Bund. Anche se la Francia è stata superata dalla Spagna e dalla Grecia, rimane comunque una delle mete più gettonate. A questo proposito è intervenuto il vice presidente della f.i.a.i.p. (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) Alberto Capanna il quale ha dichiarato: “La Costa Azzurra, che è sempre stata una meta del cittadino italiano perché vicina al nostro Paese, è quella dove vi è un maggior acquisto di case poiché gli italiani preferiscono investire i propri soldi al di fuori della propria terra. Gli acquirenti sono soliti comprare case nei diversi Paesi a seconda delle proprie disponibilità economiche per cui non c’è una fascia d’età ben precisa”. Al contrario di quest’ultima, si è invece ridotto il peso degli acquisti in Gran Bretagna dove, mentre nei primi anni 2000 raccoglieva quasi la metà degli investimenti immobiliari oltrefrontiera, ora sono a poco più del 20%. Londra, infatti, è considerata tra le città più care del mondo e questo provoca il rallentamento degli acquisti dei nostri connazionali.
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