giovedì 19 giugno 2008

Poker servito

Se una volta erano le carte napoletane a tenerci compagnia, magari con una briscola, un tressette, una scopa, un rubamazzetto, da qualche tempo le cose sono cambiate. Le carte francesci, quelle dal scala quaranta, da black jack, da pinnacolo, sono definitivamente diventate il simbolo di massa del re dei giochi, il poker, ormai passato da vecchio passatempo biscazziero a gioco principe di milioni di persone nel mondo.
Le varianti del poker, come è noto, sono molte. La versione che però sta prendendo piede in Italia e all'estero è quella americana del Texas Hold'em. Lo scopo di ogni partita è quello di vincere il piatto, ossia l'ammontare del denaro o delle fisches scommesse dai diversi giocatori nel corso di ogni round di gioco. Il piatto può essere vinto in due modi: formando la combinazione di 5 carte di maggior valore, superando quindi le combinazioni degi avversari, oppure inducendo tutti gli altri giocatori a passare. Ai giocatori vengono distribuite coperte 2 carte a testa, dette "poket cards" o carte personali. In base ad un calcolo probabilistico ogni giocatore decide a turno l'azione di compiere al fine di vincere il round o di risparmiare denaro nel caso questo obiettivo dovesse sembrare irraggiungibile. Le poket cards possono essere combinate con le cinque carti comuni (la "board"), disposte a loro volta scoperte al centro del tavolo. Come nella versione classica, le combinazioni per vincere sono: carta, doppia carta, tris, scala, colore, full, poker, scala di colore e infine scala reale.
La popolarità di questa versione del poker è commisurabile al successo dei programmi ad esso dedicati. Fino a tarda notte, su Sky Sport, è possibile seguire delle vere partite grazie a "La notte del poker", condotto da Pupo, Stefano De Grandis e Fabio Caressa. Quest'ultimo, insieme a suo fratello Maurizio, ha scritto un libro intitolato "Quella ultima sporca carta", in cui vengono spiegate le regole generali e le tattiche del gioco, viene esaminato il fattore fortuna, vengono riportati alcuni racconti di vita intorno al tavolo da gioco e vengono spiegate alcune mani storiche del Mondiale di Poker.
Per chi non si accontetasse di giocare a casa con gli amici o di subire passivamente della tv la bellezza del gioco, no problem. Con senso di responsabilità ed evitando di finire nel circolo vizioso del gioco d'azzardo, tutti gli amanti (adulti e consenzienti) possono cimentarsi in veri e propri tornei on line puntando attraverso carte di credito, carte di debito, conti E-Wallet (portafoglio elettronico), carte prepagate e versamenti mediante conti bancari. Ovviamente l'invito è di non farsi prendere la mano. In quel caso è meglio passare.

giovedì 5 giugno 2008

Turismo oltre l'atmosfera

Se siete stanchi dei soliti viaggi in Italia, al mare, in montagna, in crociera o all'estero per l'Europa, l'America, l'Asia, l'Africa e l'Oceania, non disperate. Nel 2010 avrà inizio il turismo spaziale. Tra due anni infatti è prevista la data del primo volo per turisti astronauti. Il costo del biglietto sarà di circa 126.000 euro, prezzo che comprende, oltre al viaggio nello spazio, anche tre giorni di preparazione e alloggio in un albergo a 5 stelle in New Mexico, la futura sede dell'aeroporto spaziale.
SpaceShipTwo è il nome della navetta che, agganciata alla navetta madre White Knight Two, porterà gli astronauti in orbita raggiungendo un'altezza di 15.000 metri per un'escursione di due ore: i posti a sedere non saranno più di sei. La compagnia di viaggio che si occuperà di portare i passeggeri sulle orbite sarà la Virgin Galactic dello statunitense Richard Branson, società che recentemente ha aperto "Your Private Italy", un tour operator con sede a Salerno guidato da Seth Snider. Il dirigente, a proposito del pacchetto viaggio, lo scorso 8 maggio ha dichiarato: "Fino a 15 anni fa questo progetto sarebbe apparso assurdo. Ora è una realtà e si possono già prenotare i posti. Non solo. Durante la gita spaziale i turisti delle stelle potranno sperimentare l'assenza di peso e la velocità del suono come gli astronauti professionisti". "Non ci saranno lanci verticali come sullo Space Shuttle della Nasa - ha aggiunto Snider - e questo aumenterà la sicurezza. Al termine, quando i motori verranno spenti, in un istante calerà il silenzio totale. Da quel momento, si vedrà il vero buio del cosmo".
E se nel 2010 partirà la prima navicella spaziale, il 2012 sarà invece l'anno del primo hotel galattico. A realizzarlo sarà l'impresa spagnola "Galactic Suite Proyects". L'investimento iniziale, per ora, è di appena due milioni di euro. Tale cifra comprende l'acquisto di tre isole tropicali e la costruzione delle strutture per permettere ai turisti di prepararsi fisicamente e culturalmente alla prima uscita dall'atmosfera terrestre.