Continua in Francia la rivolta studentesca contro la legge del ministro dell’insegnamento, Valerie Pecresse, che prevede l’amministrazione autonoma delle università.
Il presidente dell’università Sorbona di Parigi, a causa di scontri violenti tra gli studenti avvenuti davanti l'ateneo, ha deciso di cancellare i corsi da venerdì 23 novembre a lundedì 26 per motivi di sicurezza che in questi giorni sta venendo a mancare. L’obiettivo degli studenti universitari guidati dal presidente del sindacato studentesco Unef, Bruno Juillard, è quello di migliorare i provvedimenti stabiliti dal nuovo decreto legislativo che punta alla privatizzazione delle università.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Ancora una volta Parigi insorge e per quanto i metodi possano essere discutibili, non si può dire nulla sui risultati... credo che la violenza cieca e bruta sia sempre un male, anche se le ragioni sono nobili. Ma accanto a questa consapevolezza, si fa strada un altro pensiero, quello della situazione nel nostro Paese che in quanto a problemi e scandali (a cominciare proprio dall'Istruzione) non è secondo a nessuno.
Quando i francesi si ribellano, i politici tremano (e agiscono). Se invece è l'Italia a risvegliarsi dal torpore cronico, il nostro Parlamento fa spallucce e minimizza. Se andare alle urne non è sufficiente, allora, come far sentire la nostra voce?
La ringrazio per Blog intiresny
Posta un commento